JBackpack usa rdiff-backup ( http://www.nongnu.org/rdiff-backup ) per tutte le funzioni di backup e ripristino. La caratteristica più interessante del rdiff-backup sono i backup incrementali.
Un backup incrementale è un metodo di backup in cui si conservano molteplici backup (non solo l'ultimo). Ogni informazione salvata viene archiviata una sola volta, i successivi backup contengono solo la parte di informazione modificata successivamente al backup precedente. Questo permette di rispristinare i file modificati o cancellati, anche nel caso in cui siano stati effettuati più backup dopo la modifica o la cancellazione di questi file.
JBackpack dispone di un Increment-browser integrato che rende molto semplice la selezione dei file prima del ripristino.
JBackpack usa SSHFS ( http://fuse.sourceforge.net/sshfs.html ) e SMB ( http://it.wikipedia.org/wiki/Server_message_block ) per accedere ai sistemi di file remoti. In questo modo si possono archiviare i backup sui sistemi remoti e aumentare così la disponibilità dei backup in caso di un guasto al sistema locale. Il processo di backup viene però rallentato poichè la velocità di trasferimento per i sistemi di file remoti tende ad essere minore della velocità di trasferimento per i sistemi di file locali.
JBackpack usa EncFS ( http://www.arg0.net/encfs ) per criptare le directory di destinazione di backup. La criptografia garantisce riservatezza ma rallenta il backup e il ripristino.